sabato 4 luglio 2015

Percorso didattico di Matefiaba: "Pollicino"

L'idea di proporre un percorso didattico di matefiaba ai miei alunni, si è sviluppata a partire dal corso di formazione,di Matematica "Sentieri di Apprendimento della Matematica e delle Scienze", tenuto dalla Prof.ssa Annalisa Sodi, promosso dall' IC Piero della Francesca di Arezzo, sui  Saperi Scientifici,  cui ho partecipato durante l'anno scolastico. Questo percorso didattico  è  attivo da diversi anni nella scuola Primaria Pestalozzi di Firenze. 
Ritenendolo molto stimolante dal punto di vista didattico ed anche formativo e condividendo l'impianto metodologico,ho fatto mia l'esperienza presentata, naturalmente scegliendo una fiaba diversa da quelle proposte dalle insegnanti della scuola citata, ma seguendo le fasi dell'esperienza.

Le fiabe come ambienti di apprendimento
 L'ambiente di apprendimento può essere inteso come luogo fisico o virtuale, ma anche come spazio mentale e culturale, organizzativo ed emotivo/affettivo insieme. Possiamo pertanto definire l'ambiente di apprendimento come un contesto di attività strutturate, "intenzionalmente" predisposto dall'insegnante, in cui si organizza l'insegnamento affinché il processo di apprendimento che si intende promuovere avvenga secondo le modalità attese: ambiente, perciò, come "spazio d'azione" creato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti. In tale "spazio d'azione" si verificano interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni, e gli allievi hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo.
In tal senso, le fiabe, concepite come strutture narrative che danno forma, senso e significato a una 'realtà' condivisa, sono state pensate da noi come ambienti di apprendimento anche per la matematica. Attraverso la fiaba, la matematica si riempie di espressioni, di emozioni e, grazie alla comprensione del contesto narrativo, i bambini riescono a porre e risolvere correttamente situazioni-problema compatibili con il proprio livello si sviluppo e particolarmente stimolanti dal punto di vista cognitivo.
La matematica è anche nelle fiabe

Che la matematica ci circondi e faccia parte di ogni aspetto della nostra vita non sempre è chiaro, ma basta cercare un po' per scoprire che è vero.
Nella nostra esperienza i bambini sono stati spinti ad osservare con gli occhiali della matematica situazioni che apparentemente non hanno niente a che fare con essa. Inoltre, hanno potuto sperimentare un contesto abbastanza complesso da essere quasi reale e da permettere a ciascuno di muoversi al proprio livello di competenza, ma abbastanza semplice da poter essere manipolato. Un ambiente che si colloca al confine tra realtà e fantasia, tra mondo dei grandi e mondo dei piccoli,  in un luogo che riflette il momento della loro crescita.
Le fasi dell'attività sono state:
   lettura della fiaba e comprensione del testo,
   brainstorming individuale scritto in cui i bambini cercavano dentro la fiaba contenuti matematici
   (non semplicemente numerici, ma geometrici, logici, economici...),
   discussione collettiva dei contenuti e scelta del più interessante per la classe,
   trasformazione dei contenuti in situazione problema,
   ricerca dei dati necessari per risolvere la situazione problema,
   formalizzazione dei contenuti problema attraverso testi scritti, immagini, percorsi in palestra...
   “riflessione su” o studio dei contenuti relativi allo specifico disciplinare trovati nel corso del lavoro.

CLASSI III^ A e III^ B (a.s.2014/2015) MAESTRA LUCIA